Attraversando le sale del museo archeologico nazionale di Venezia mi sono soffermato a osservare i numerosi volti ritratti nelle opere esposte. Spesso si tratta di busti o teste appartenuti a uomini e donne della nobiltà romana vissuti in epoche diverse. In altri casi si tratta di copie romane da originali greci raffiguranti divinità. Tra questi mi ha particolarmente colpito un busto femminile di soggetto non identificato. Forse è stata la cromia rossastra della pietra utilizzata per il volto che si stacca dai bianchi indumenti che indossa. Un volto misterioso che affascina per la sua indiscutibile eleganza e leggerezza. Come diversi pezzi della collezione la testa è antica mentre il busto con il panneggio sono stati realizzati nel XVI secolo. Un altro busto che mi ha affascinato è stato il ritratto privato di dama flavia con la sua elaborata capigliatura a riccioli. Solo la testa è un originale del I sec. d.C. ma questo non toglie nulla all'abilità di questi scultor...
Nelle sculture realizzate da Niccolò Baroncelli e Domenico di Paris per il gruppo bronzeo della Crocifissione, conservate all'interno della Cattedrale di Ferrara, sorprende osservare come i volti dei santi Giovani e Giorgio risultino molto simili per forma del volto, taglio degli occhi e acconciatura dei cappelli. Ovviamente i santi sono poi facilmente distinguibili per la loro collocazione spaziale nella scena e i per i tipici attributi iconografici che li contraddistinguono. Di grande perizia tecnica e artistica è la meravigliosa corazza che indossa San Giorgio. Foto del gruppo bronzeo di Niccolò Baroncelli e Domenico di Paris con la Crocifissione del 1456 ora collocata, dopo diversi spostamenti, nel transetto della cattedrale di Ferrara.