La mostra "Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso" offre un'occasione unica per vedere da vicino, dopo il recente restauro, la pala realizzata da Dosso Dossi per la cattedrale di Santa Maria Assunta di Modena. Molte acute sono le osservazioni utilizzate da Vincenzo Farinella per descrivere la pala nel catalogo pubblicato nel 2014, in occasione della mostra di Trento dedicata a questo grande maestro della pittura ferrarese.
«Le tre monumentali figure che dominano la ribalta della pala modenese sembrano ardere come torce, bruciate da un fuoco interiore che le scuote e le sconvolge, da un ardore emotivo che le deforma fino allo stravolgimento; una vampata prodotta, nell'animo di Dosso, dal rinnovato confronto, oltre che con Michelangelo, con il Laocoonte vaticano: due testi figurativi impervi [...] di eroismo e patetismo sovrumani [...]. Un dipinto dove la naturalezza dei corpi e il potere trasfigurante della luce sembrano collidere, dove il modello michelangiolesco viene citato e allo stesso tempo eluso».
Fonte: Vincenzo Farinella (a cura di), Dosso Dossi: Rinascimenti eccentrici al Castello del Buoconsiglio, (catalogo della mostra tenuta a Trento dal 12 luglio al 2 novembre 2014), Silvana editoriale, 2014 pp. 155-156
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