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Visualizzazione dei post da 2012

Con gli occhi sgranati ad ammirare la porta della Mandorla

Nanni di Antonio di Banco, Assunzione della Vergine, 1414-1421, Porta della Mandorla, Duomo, Firenze

Stefano da Ferrara e la Madonna del Pilastro nelle Vite del Vasari

Stefano da Ferrara e la Madonna del Pilastro nelle Vite del Vasari Stefano da Ferrara è menzionato due volte nell'edizione Giuntina delle Vite del Vasari. La prima in forma dubbiosa come amico del Mantegna dove però è segnalata correttamente la sua attività di frescante presso la Basilica del Santo. "Fu similmente amico del Mantegna Stefano pittor ferrarese, che fece poche cose ma ragionevoli; e di sua mano si vede in Padoa l’ornamento dell’arca di S. Antonio, e la Vergine Maria che si chiama del Pilastro" . Essendo documentato tra il 1349 e il 1376 non è plausibile che possa essere stato amico del Mantegna nato quasi certamente nel 1431. Sempre Stefano da Ferrara è citato una seconda volta nella vita di Carpaccio dove il Vasari presenta diversi pittori veneti e lombardi. In questo caso il resoconto appare sostanzialmente preciso per quanto riguarda la situazione degli artisti che operarono a Padova nel corso della seconda metà del Trecento quali Altichiero da Zevi...

Intorno alla colonna Traiana, rileggendo Settis

"La colonna Traiana non dovrà mai essere danneggiata né abbattuta, ma dovrà restare così com'è in eterno, per l'onore del popolo romano, integra e incorrotta finché il mondo duri. Se qualcuno attenterà alla sua integrità sia condannato a morte  e i suoi beni incamerati dal fisco" decreto del Senato del Comune di Roma del 1162. cfr. S. Settis "l'arte dell'impero romano" in AA.VV. "Lezioni di Storia dell'Arte. Il Mediterraneo dall'antichità alla fine del Medioevo", SKira editore, Milano, 2001, p. 130

Giardino di Boboli

Il Giardino di Boboli in pieno sole

Per le strade di Finale Emilia

Manifesti lungo una strada

Frammento di Roberto Longhi sul Trecento padano

Vitale da Bologna, Adorazione dei Magi , National Gallery of Scotland "da Edimburgo l'impareggiabile Adorazione dei Magi , sottile quanto i più sottili senesi (...) l'alta e poetica figura di Vitale da Bologna; creatore, non solo del primo singolarissimo momento della pittura bolognese, ma per la sua precoce collocazione storica, iniziatore di quei sensi, talora fra sé contrastanti di improvvisa favoleggiante liricità che dal Piemonte a Milano a Verona a Treviso a Udine, fanno del Trecento padano un momento estetico incomparabile certamente a quello di Toscana, ma non perché più scarso, soltanto perché diverso". Roberto Longhi, Momenti della pittura bolognese , in Da Cimabue a Morandi , Mondadori, 1974, p. 197

Il prato fiorito della Pieve di San Pietro in Sylvis

il prato fiorito della Pieve di San Pietro in Sylvis

Nel cortile della Domus Jucunditatis dei Bentivoglio

Castello dei Bentivoglio

Passeggiando nel chiostro della Basilica di San Zeno

Chiostro della Basilica di San Zeno, Verona

Una mattina di marzo nella Chiesa di San Giacomo Maggiore a Bologna

Chiesa di San Giacomo Maggiore, Bologna

Osteria del Sole, Bologna

Osteria del Sole, Vicolo Ranocchi, Bologna

Capitelli, cortile Palazzo Ducale, Venezia

Capitelli, cortile Palazzo Ducale, Venezia

Stefano da Ferrara, Marzo, affresco, 1360 ca., Sala degli Stemmi Casa Minerbi - Del Sale, Ferrara

Stefano da Ferrara , Marzo , affresco, 1360 ca., Sala degli Stemmi Casa Minerbi - Del Sale , Ferrara (foto F. M.)

Stefano da Ferrara, Febbraio, affresco, 1360 ca., Sala degli Stemmi Casa Minerbi - Del Sale, Ferrara

Stefano da Ferrara ,  Febbraio , affresco, 1360 ca., Sala degli Stemmi, Casa Minerbi - Del Sale , Ferrara (foto F. M.)

Stefano da Ferrara, Gennaio, affresco, 1360 ca., Sala degli Stemmi Casa Minerbi - Del Sale, Ferrara

Stefano da Ferrara , Gennaio , affresco, 1360 ca., Sala degli Stemmi, Casa Minerbi - Del Sale , Ferrara (foto F.M.)