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Visualizzazione dei post da 2013

«Boldini de Ferrare»: vista sul castello Estense

Giovanni Boldini , Vista sul Castello Estense, olio su tavola, cm 35 x 27, collezione privata, 1870 "Se si pensa che Boldini ha vissuto solo venti anni a Ferrara, otto a Firenze e sessanta a Parigi, che adorò Parigi, la vita parigina, perfino i « trottoirs » come lui diceva, questo ostinato, fedele e chiaro amore per la città natale è patetico e meraviglioso. Boldini ha avuto pochi sentimenti ma tutti eccessivi e profondi. [...] Vorrei dire ai Ferraresi da Lui tanto amati, alle donne di Ferrara da Lui tanto ammirate, alla città di cui mi disegnava a volte le strade e i monumenti: amatelo, consideratelo uno dei Numi tutelari della vostra Città, siate ciecamente fieri, come Egli ciecamente era fiero di voi". Emilia C. Boldini Tratto da: E. Cardona Boldini, G. Gelli, E. Piceni (a cura di), Mostra di Giovanni Boldini , (catalogo mostra Ferrara Casa Romei), Milano, 1963, pp. 23-24  particolare con le torri del Castello Estense di Ferrara

Giuseppe De Nittis: en plein air sulle pendici del Vesuvio

Alcune immagini appartenenti a una serie di circa settanta vedute dedicate al Vesuvio dipinte da Giuseppe De Nittis . Si  tratta di immagini realizzate su piccole tavolette di legno dipinte en plein air che l'artista realizzò, durante un suo soggiorno prolungato in Italia avvenuto nel 1872, quando il vulcano ebbe un'importante attività eruttiva. Attività che fu documenta in maniera sistematica, a tratti quasi scientifica, da De Nittis e da altri pittori e fotografi presenti sul luogo.  " L'amour du Vésuve - de la montagne - m'était venu comme il vient à tous, et surtout alors [...] cette beauté, sauvage aux heures de silence, et superbe de gaieté quant montaient les lourds cacarrosses miroitants et les mules harnachées de pourpre et de cuivreries "  Giuseppe De Nittis Paesaggio vesuviano con la neve , 1872, olio su tavola, cm. 8,8x18,2, collezione privata, Vicenza (foto Giovanni Amoretti, Parma)    Sulle falde del Vesuvio , 1872, olio su tavola, cm....

Les Macchiaioli 1850-1874. Des impressionistes italiens?

“ Les Macchiaioli 1850 - 1874. Des impressionistes italiens? ” è il titolo della mostra che si terrà al Museo dell'Orangerie dal 10 aprile al 22 luglio 2013. La mostra è stata presentata in anteprima il 5 aprile dai curatori Beatrice Avanzi e Fernando Mazzocca presso l'Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Giuseppe Abbati, Chiostro in Santa Croce , olio su cartone, 19,3 x 25,2 cm, Firenze, Palazzo Pitti GAM Video con la registrazione della presentazione della mostra: “ Les Macchiaioli 1850 - 1874. Des impressionistes italiens? ” 

Supplica di Francesco del Cossa a Borso d'Este

Trascrizione della supplica inviata il 25 marzo 1470 da Francesco del Cossa a Borso d'Este. Il pittore si lamentava per il basso compenso assegnatogli per la decorazione della parete est del salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia. Il documento fu scoperto nel 1885 da Adolfo Venturi nell'Archivio di Stato di Modena. Francesco del Cossa, Aprile , dettaglio, parete est Salone dei Mesi, Palazzo Schifanoia, Ferrara foto tratta dal sito Lombardia beni Culturali «Ill.me Princeps et Excel.me Domine Domine mi Singularissime etc. Adí passati insieme cum li altri dipintori suplicai ad V.Sig.ria supra il pagamento dela salla de Schivanoglio: Dove V.ra Sig.ia ripose che se instasse la relacione: Ill.mo principe io non voglio esser quello il quale,  et a pelegrino de prisciano et ad altri Venga a fastidio, pertanto mi sonto deliberato a ricorrere solo a V.ra Sig.ia per che forsi a quella pare on egi stato referito che li sono de quelli che bene poteno stare contenti  et sono tropo p...

L’inconsueta vibrazione. Casa Minerbi e Maria Bellonci

“Ma l’inconsueta vibrazione che ha casa Minerbi si capisce soltanto quando saliamo a vedere la grande sala raggiungendola per una scaletta breve girata con grande maestria nel fondo di un salotto. Entriamo in un vastissimo ambiente allungato a galleria […]. La parete alta è coperta di pitture scompartite in un disegno geometrico a riquadri; e così incorniciate ci si presentano figure a grandezza naturale del più schietto Trecento, che rappresentato vizi e virtù”. Maria Bellonci Il brano è stato scritto da Maria Bellonci nel 1963 ed è stato raccolto in una serie di fogli di diario pubblicati per la prima volta nel settimanale “Il Punto” dal giugno 1958 al giugno 1964 e successivamente raccolti nel volume Pubblici segreti n. 1 Nella foto il Salone delle Allegorie delle Virtù e dei Vizi  di Casa Minerbi-Del Sale