Attraversando le sale del museo archeologico nazionale di Venezia mi sono soffermato a osservare i numerosi volti ritratti nelle opere esposte. Spesso si tratta di busti o teste appartenuti a uomini e donne della nobiltà romana vissuti in epoche diverse. In altri casi si tratta di copie romane da originali greci raffiguranti divinità. Tra questi mi ha particolarmente colpito un busto femminile di soggetto non identificato. Forse è stata la cromia rossastra della pietra utilizzata per il volto che si stacca dai bianchi indumenti che indossa. Un volto misterioso che affascina per la sua indiscutibile eleganza e leggerezza. Come diversi pezzi della collezione la testa è antica mentre il busto con il panneggio sono stati realizzati nel XVI secolo. Un altro busto che mi ha affascinato è stato il ritratto privato di dama flavia con la sua elaborata capigliatura a riccioli. Solo la testa è un originale del I sec. d.C. ma questo non toglie nulla all'abilità di questi scultori anonimi che hanno saputo fare del restauro dell'antico un'arte.
- Dominae e moda: le dame flavie, sito museo archeologico di Venezia
- Irene Favaretto, Giovanna Luisa Ravagnan (a cura di), Lo statuario pubblico della Serenissima. Due secoli di collezionismo di antichità. 1596-1797, catalogo della mostra (Venezia 6 settembre-2 novembre 1997), Biblos, Cittadella 1997
Commenti
Posta un commento